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Problemi del millennio

 Contributo di un mio ex alunno, Luca Restino.

La Musica dei Numeri primi .

I Problemi per il millennio (Millennium problems) sono stati posti all'attenzione dei matematici dall' Istituto matematico Clay. Ad imitazione dei problemi di Hilbert, l'istituto ha elencato 7 problemi allora irrisolti della matematica. A differenza però dei precedenti, per ognuno di essi di cui si fornisca la dimostrazione è stato assegnato un premio di un milione di dollari. I premi vennero istituiti durante il convegno del Millennio di Parigi, il 24 maggio 2000. Il primo ad essere risolto, sembra essere la congettura di Poincaré, ad opera del russo Grigori Perelman, e di due cinesi, Zhu Xiping e Cao Huaidong. Perelman ha già rifiutato la medaglia Fields, e sembra non essere disposto ad accettare il premio.

Un'altra differenza, molto più profonda, è che mentre i problemi di Hilbert riguardavano campi allora all'avanguardia della matematica, i sette problemi del millennio sono molto conservativi. Sono rimasti solo 3 degli originali problemi di Hilbert senza una risposta anche solo parziale a tutt'oggi (2006), tra cui il più importante è l'Ipotesi di Riemann, anche se una proposta di soluzione è al vaglio della comunità. Tutti i problemi del millennio hanno profonde implicazioni economiche, dalla sicurezza bancaria alle transazioni via internet, all'applicabilità diretta nella soluzione di problemi tecnologici pressanti: ad esempio se la Congettura di Birch e Swinnerton-Dyer fosse provata vera, sarebbe possibile rompere la criptatura basata sulle funzioni ellittiche in tempo polinomiale, e non esponenziale. Inoltre, se l'ipotesi di Riemann fosse vera, sarebbe possibile trovare un algoritmo per rompere anche le criptature basate sui numeri primi in tempo polinomiale
Il problema è riuscire a dimostrare o confutare il fatto che non esistono problemi NP o detto con termini diversi dimostrare che tutti i problemi NP possono essere resi di tipo P. Questa è una domanda molto importante per l'informatica teorica. Vedi teoria della complessità algoritmica per una discussione più completa.
La congettura di Hodge
La congettura di Poincaré
In topologia, la superfice sfera a due dimensioni è caratterizzata dal fatto che è semplicemente connessa. La Congettura di Poincaré dice che la sfera è l'unica superficie che è semplicente connessa anche se la si porta a n-dimensioni con n un numero positivo maggiore di 0. Questo problema è stato risolto per tutte le dimensioni superiori a 3, risolverlo per la dimensione 3 è fondamentale per dimostrare la congettura. È stata accettata la bozza di soluzione di Grigori Perelman, che ha portato due ricercatori cinesi, Zhu Xiping e Cao Huaidong alla soluzione esplicita. Perelman è stato insignito sia della Medaglia Fields[1], sia del Premio Clay di 1.000.000 di dollari, ma ha rifiutato entrambi è si è ritirato a vita privata, sembra vivendo con la madre, in un bosco, senza alcuna tecnologia. [2]
 
L'ipotesi di Riemann
L'ipotesi di Riemann riguarda la distribuzione dei numeri primi. Riemann ipotizzò che la distribuzione dei numeri primi seguisse una particolare funzione chiamata funzione zeta di Riemann. Questa ipotesi è stata verificata con i computer per un miliardo e mezzo di numeri primi, ma la sua verifica definitiva attraverso un teorema avrebbe profonde ripercussioni nella matematica pura come nelle applicazioni di crittologia. Una controversa proposta di soluzione (non per la soluzione in sè, ma per l'autore) è stata presentata da Louis de Branges de Bourcia nel 2004
 
Teoria di Yang-Mills
In fisica, la Teoria quantistica di Yang-Mills descrive la rottura della simmetria delle fasi primordiali dell'universo. Questa teoria segnò una rottura totale con le vecchie teorie e attualmente è un cardine del Modello Standard. Il problema è la mancanza di una verifica teorica di alcuni degli elementi matematici utilizzati nella teoria.
 
Equazioni di Navier-Stokes
Le equazioni di Navier - Stokes descrivono il comportamento dei fluidi, ossia liquidi e gas. Anche se sono state formulate nel XIX secolo, tuttora non sono state comprese appieno, nè esiste una loro soluzione analitica, tranne pochi casi particolari. Il problema è elaborare una teoria matematica che consenta di comprenderle ed analizzarle. Questa teoria sarebbe molto utile per gli studi di fluidodinamica.
 
La congettura di Birch e Swinnerton-Dyer
La congettura di Birch - Swinnerton-Dyer è basata su un particolare tipo di curve, le curve ellittiche nei numeri razionali. Questa congettura si basa sul fatto che le equazioni abbiano finite o infinite soluzioni razionali. Il decimo problema di Hilbert era simile ma trattava delle equazioni diofantee e si è dimostrato che non si è in grado neanche di decidere se esiste o no una soluzione.
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Cosa è il numero trascendente "e"?

Utile per capire pure i numeri complessi come i e per comprendere il profondo legame tra questi strani numeri e le funzioni trigonometriche.

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Atomi e bit

Il titolo riprende una frase di Nicolas Negroponte. Le persone quando protestano per qualche cosa di norma per rendere efficace, cioè misurabile, il loro dissenso, ci mettono i loro corpi, la loro facccia, cioè i loro atomi.

Le reti telematiche possono accelerare i processi di aggregazione, definendo scopi, luoghi e modalità: le informazioni corrono veloci ed economiche, essendo bit. Ma le azioni sono fatti tangibili, sono atomi.

Di cosa si parla quando si citano cose come "democrazia digitale", "social network", "blog"?

Democrazia digitale. L'avvento di internet ha reso economica la realizzazione di piattaforme su cui ognuno può dire la sua. Attenzione, ho detto economico, non semplice! Per realizzare concretamente tali piattaforme è necessario avere competenze specifiche che portano alla creazione di nuove elites, chiamati guru. C'è poi l'aspetto tecnologico che impatta con quello democratico: ogni portale, piattaforma, sito ha un amministratore, che gode di privilegi assoluti. Può cancellare, "bannare", cioè indirizzare i contenuti come meglio ritiene. Può avere cioè sia un ruolo neutro, di regolazione e moderazione, sia pervasivo, con una ampia gamma di comportamenti intermedi tra questi due estremi.

Nell'oceano delle reti quindi è possibile qualsiasi forma di tipi di aggregazione, anche se, allo stato attuale, grande parte hanno i classici sistemi di broadcasting mutuati dai media tradizionali come giornali o televisioni: da uno a tutti, magari attenuati dalla possibilità di "rispondere", facendoli sembrare "interattivi". Ma c'è da dire che novità ci sono state, addirittura rivoluzionarie. I social network.

L'avvento dei social network è coinciso con un dato antropologico: il fatto che le giovani generazioni sono cresciute con l'informatica. I loro padri avevano già riempito le proprie case di computers e videogiochi. Nativi digitali. In più: gli anni novanta ed anche gli ottanta erano caratterizzati da riflusso ideologico e benessere anche se drogato. In questo contesto nasce facebook, che offre formidabili opportunità di aggregazione e comunicazione.

In esso chiunque può esprimersi, mostrare se stesso, dire la propria, sfogare le proprie passioni ed anche le proprie frustrazioni. Mi sembra quasi come quando si assiste alla partita di calcio della squadra per cui si tifa. davanti allo schermo con i pop corn, la birra, rutto libero. Fantozzi, cioè. I social network canalizzano la frustrazione, in qualche modo la attenuano nel loro essere un valium a basso costo. Avere la possibilità di sfogarsi è già mezzo calmarsi, cioè ammortizzare il dissenso o la rabbia.

In assenza, quindi, di cambiamento di fase, di passare cioè dai bit agli atomi, cosa faticosa perchè richiede di alzare le chiappe dalla sedia, uscire e confrontarsi de visu, cosa faticosa e per molti fonte di paura, le reti sociali sono un meccanismo sostanzialmente reazionario. Le reti sociali come amplificatrici degli ego repressi non portano ad alcun vantaggio collettivo, anzi danno luogo a nuove patologie collettive.

Caso di studio è il grillismo. Grillo ha un portale sostanzialmente monodirezionale in cui è accettato il persiero unico del proprietario. Viene bannato e deriso il dissenso. Però l'intelligenza di intercettare l'infelicità, il senso di inutilità delle nuove generazioni (e non solo nuove) gli ha permesso di avere un uditorio vastissimo ma sostanzialmente vacuo poichè fondato su atteggiamenti nevrotici e solipsitici. L'atto di genio è stato però quello di passare anche agli atomi: vediamoci nelle piazze. Ma il meccanismo è lo stesso del portale: io parlo, mi incazzo, dico parolacce (il rutto, la parolaccia sono liberatori!) e voi ascoltate e vi incazzate.

Ecco. L'aspetto nodale è proprio quello che il social network non ha portato a organizzare in modo razionale, cioè politico, la rabbia ed il dissenso, ha solo cambiato veste. Nel caso di grillo, solo un modo di farsi pubblicità. ma sull'infelicità e la nevrosi si fonda solo, dal punto di vista politico, uno stato autoritario e fascista.

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Politica frattalica

Un frattale è una figura geometrica che gode di una proprietà: è uguale a se stessa a qualunque scala la osserviamo. Per avere idee più chiare, cercate immagini su internet. Posso solo dire che molti fenomeni fisici e biologici sono frattalici.
Secondo me, una politica coerente e condivisibile lo deve essere, nel senso che qualunque cosa asserisca, deve essere riconoscibile nel suo tutto, nei suoi principi fondanti. Se ciò non è, deve essere considerata non onesta e da rigettare come ipocrita ed opportunistica.
In questo senso posso stabilire che ciò che dice il m5s non è frattalico. Alcune cose sono condivisibili, altre no, altre volutamente molto ambigue, il cui giudizio non può neanche essere formulato. Politica pachwork, con tutto rispetto ad un tessuto che amo. Buono per coperte, giacche, ma non per prospettare un mondo migliore.

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Dualità

Continua la mia paranoia fisico-politica.Dopo aver visto come il bosone di Higgs è legato fortemente ai processi di globalizzazione, adesso parliamo del concetto di dualità, molto utile, anzi fecondo nei processi di conoscenza del mondo,non solo fisico.E' mestiere dei chi fa scienza elaborare modelli, necessari per spiegare in modo quantitativo i fenomeni per prevederne l'evoluzione nel tempo. Sovente tali modelli sono molto belli (Einstein ci teneva a tale bellezza)altre volte sono invece astrusi, molto complessi e per niente intuitivi, ma al contempo estremamente predittivi.

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