Il nostro destino è segnato.

Anni 70
Peppino aveva una 127 che gli era costata ben quattro mesi di stipendio. Ad agosto caricava sua mogli ed i suoi due figli, entrambi grassottelli, un maschio ed una femmina, ed andavano A Miliscola fare i bagni. Portavano con sè un ruoto di pasta al forno, una parmigiana ed un melone ghiacciato. Coca cola, Gragnano e acqua fredda completavano le cibarie. Erano felici, chiassosi ed incontravano sulla spiaggia un cuofano di amici con cui condividevano la giornata sotto gli ombrelloni.
2020
Peppino sbarca il lunario tra mille lavoretti bianchi, grigi e neri. La moglie si arrabatta lavorando in un'azienda di pulizie. Sono costretti a svenarsi per pagarsi lo scassone su cui cercano di sopravvivere all'infernale traffico bloccato della tangenziale, su cui trascorrono 5 ore per cercare di raggiungere sempre Miliscola, ridotta ad un campo profughi. I due figli sono sempre un pò sovrappeso, la femmina con lo sguardo perso nel cellulare ed il bambino, anche lui perso, strepita perchè ha caldo, vuole il gelato. Peppino ha una forza d'animo di astronauta, cerca di accontentare tutti, facendo debiti e cercando di assicurare una vacanza dignitosa. la vacanza come metafora di una vita complicata (eufemismo).
2021
Nel frattempo la nostra famiglia subisce rincari, servizi sempre peggiori ma resiste stoicamente a sopravvivere, ed anche ad andare al mare, riducendo tutto ciò che può.
Oggi.
Peppino sulla tangenziale. Caldo atroce, Il figlio che piange, la figlia che sembra tramortita. Peppino non ha neanche i soldi per comprare il gelato al figlio, che strepita. Peppino l'uccide. La figlia è più intelligente, soffre in silenzio facendo finta di chattare col telefonino senza credito.
A tutti i Peppini d'Italia: I vostri problemi non si risolvono riducendo l'asticella della qualità della vostra vita, ma lottando contro chi su di voi si arricchisce.

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