Relatività generale

Albert Einstein concepì e pubblicò, nel 1916, la relatività generale come estensione di quella ristretta ai sistemi non inerziali, sottoposti cioè ad acccelerazione. per prima cosa definì il "principio di equivalenza". Avete mai, sicuramente si, visto cosa succede quando curvate stretto ad alta velocità? Vi sentite spinti verso lo sportello della macchina, sperimentate che c'è qualcosa fuori dalla macchina che vi attrae, mentre quando andavate dritti e a velocità costante non avvertivate nulla. In altre parole, in un sistema accelerato potete sperimentare che ci sono delle forze che vi attirano o vi spingono. Einstein pensò ad a un ascensore ideale che sale, nel vuoto, verso l'alto accelerando. Le persone all'interno non sanno se esso sia accellerato o fermo e sottoposto  alla forza di gravità. C'è cioè equivalenza tra un sistema accelerato ed un campo di gravità. Un passo successivo è affermare che un campo gravitazionale provoca la variazione della traiettoria di un oggetto nelle sue vici

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nanze ed anche del tempo che scorre rispetto all'oggetto stesso. Varia lo spazio-tempo. 

La variazione dello spazio-tempo avviene poichè la massa, sorgente del campo gravitazionale

, modifica la geometria dello spazio circostante ad essa. Le traiettorie cioè dei corpi nelle sue vicinanze sono determinate da queste variazioni nel tessuto dello spazio. Le traiettorie "naturali" non sono più rettilinee ma sono archi di curva "geodetiche" nello spazio-tempo.

Il senso dell'equazione di Einstein è proprio questo:einstein explained

La distribuzione di massa e dell'energia, ma anche della pressione, determinano la geometria dello spazio-tempo. Tale geometria interagisce non solo con i corpi, ma anche con la radiazione elettromagnetica. E' celebre la dimostrazione di questo fenomeno da parte di Sir Eddington nel 1919, che misurò

Spacetime curvature

 come il campo gravitazionale del sole curvasse la luce proveniente dalle stelle. Dimostrazioni della sua validità sono nella spiegazione della precessione del perielio di mercurio e nell'osservazione del comportamento delle quasar. Una spettacolare applicazione della relatività sia ristretta che generale l'abbiamo nei nostri telefonini: il GPS non potrebbe funzionare senza applicare le opportune correzioni relativistiche: i satelliti che orbitano attorno alla terra hanno orologi che vanno più lenti di quelli a terra, sia per la loro velocità e sia per il campo gravitazionale. Se non correggessi tali effetti, l'errore nella localizzazione sarebbe di più di 7 km!

Un'altra conseguenza della relatività generale è l'abbandono dell'azione a distanza della forza di gravità. Newton supponeva che tale forza instan

Spaziotempo distorce la visione

taneamente si propagasse nello spazio, mentre Einstein tratta il campo gravitazionale alla stregua degli altri campi, come quello elettromagnetico. Esso si propaga alla velocità della luce, quindi a velocità alta ma finita ed una sua eccitazione, ancora come il campo elettromagnetico, genera onde, onde gravitazionali. In più, sempre in analogia col campo elettromagnetico, e abbaracciando l'ipotesi quantistica, associato con le onde gravitazionali c'è la particella che trasposta il campo, il gravitone. Sia le onde gravitazionali che il gravitone sono ancora oggetto di ricerca.

Proprio mentre rileggo tale nota, vari gruppi di ricerca hanno rivelato l'esistenza delle onde gravitazionali, generate dalla fusione di due buchi neri. Approfondimenti si possono trovare qui.

Einstein si accorse della instabilità del suo modello. La gravità avrebbe fatto collassare qualunque sistema in cui erano presenti masse. Siccome non succedeva e poichè riteneva che l'universo fosse staticamente immutabile, aggiunse un termine alla sua equazione: la costante cosmologica, che  dava un contributo contrastante alla forza di gravità, una sorta di "antigravità". Ritenne dopo, sbagliandosi, che fosse un grande errore, ma aveva scoperchiato il vaso di pandora sull'energia oscura, di cui ci occuperemo dopolatex

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