Intelligenza artificiale-idiozia naturale

Catena di montaggio: Charlie Chaplin nel film Tempi moderni (1936)Stimolato da alcuni amici sui temi dell'IA (lo dico all'italiana), non posso non partire dai fondamentali: i due loschi figuri dell'ottocento hanno studiato a fondo le caratteristiche principali del mondo moderno, dal punto di vista dei rapporti di produzione. Il loro paradigma è semplice. Viviamo in un mondo alienato, nel senso che il nosto lavoro e cosa produciamo non ci appartiene del tutto. Qualcuno obietterà che qualcosa è solo nostro, ma i due studiarono, nel loro librone, anche il concetto molto molto moderno, quasi profetico, del plusvalore relativo. In estrema sintesi : anche quello che scopre un astronomo viene, in un mondo capitalistico, espropriato e quindi alienato da lui. In altre parole anche lo sviluppo della scienza, della conoscenza diventa parte dello sviluppo di un mondo alienato ed alienante. Figuriamoci il resto.
Come una metafora del big bang, anzi del suo opposto, il big crunch, tale organizzazione mondiale dell'economia è arrivata ad una sorta di redde rationem, sta cioè accadendo il collasso di tutte le leggi e di tutti gli ordinamenti, regole, ideologie, di tutto il ciarpame che il capitalismo ha prodotto in oltre due secoli di attività. Tutto cede, tutto precipita in una singolarità instabile che deflagherà in qualcosa che sconvolgerà tutti noi, anzi tutto il pianeta che ci ospita.
Per rimanere nel tema, riprendiamo il concetto di lavoro alienato, con l'esempio proprio dell'intervento di Crozza: è un esempio di come sia complesso parlare di lavoro alienato/non alienato. Lui fa e dice cose condivisibili, schiette, vere, mette in mezzo Marx ed Engels eccetera, ma tra una reclame di pannolini e supermercati, in una tv cosiddetta commerciale che fa i suoi profitti sulla capacità di orientare gli acquisti del pubblico. Il lavoro di uno bravo diviene di per se il veicolo per convincere, in questo caso, il popolo "progressista", su come sia bello spendere 60.000 euro per una macchina elettrica. In altre parole, il lavoro di Crozza è, malgrado la sua volontà, alienato, ceduto ad altri.
E poi, una cosa che mi sta sempre dentro: il lavoro alienato è come uno slalom tra cose buone e gratificanti e cose squallide e tristi. Molti di noi svolgono o hanno svolto attività creative e professionali, molti altri lavori di routine, insignificanti, in cui non c'è niente di umano. Lo sviluppo, anzi il collasso del capitalismo sta spostando l'asticella verso l'alto, rendendo sostituibili da macchine anche attività ritenute apparentemente creative. naturalmente il non detto è che il lavoro produce reddito ed il reddito benessere e quindi la maggior parte dell'umanità è stata costretta a lavorare, cercando di trovare anche scampoli di benessere non solo economico ma anche esistenziale, L'operaio felice di avere la possibiltà di portare la famiglia al mare per una settimana, noialtri a farci un bel viaggio in India per trovare il santone, ma è sempre la stessa cosa, in fondo.Sono le valvole di sfogo di una vita alienata.
La questione è: è necessario lavorare, se per lavoro intendiamo l'attività alienata, a qualsiasi livello di alienazione? In altre parole, il lavoro di un chirurgo è uguale a quello di un medico di base attuale? O l'economista che alloca risorse  del PNRR con l'economista di una banca che decide a chi prestare qualche soldo? Ed ancora. Siamo stati plasmati a rispondere a domande. hai fatto questo o quello? hai fatto la spesa?, hi sei comportato bene? hai avvitato i bulloni? sempre domande fatte da altri. L'IA ormai riesce a rispondere alle domande, in molti casi meglio di un umano, specie se riguardano cose stressanti come un impiego all'inps o al catasto. Ma non sa fare quello che è la caratteristica unica degli esseri umani, quello che ci rende unici: fare le domande giuste.
L'IA è capace di creare immagini, ma sono stereotipate e stucchevoli, Non crea, assembla ciò che c'è. Non so se riuscirà mai a farlo, ma non ora. Ma sottintende un fenomeno: basta col lavoro alienato, meglio che lo faccia l'IA.
Quindi? E' venuto il momento di pigliare il toro per le corna: non fare più lavori usuranti, vivere per la ricchezza di qualcun altro, cercare inutilmente di essere come loro. Ma tutto ciò è incompatibile col big crunch del capitalismo. E' indispensabile andare oltre, distruggerlo. Dentro questo schema, lo schema attuale, siamo fregati, è fregato il pianeta. Ps.: è del tutto ovvio che in questo stato di cose se non si lavora o si lavora solo tre giorni si è poveri. Appunto per questo si deve cambiare scenario. 

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