- 1.Meazzi 666 - il suono.
Una storia di qualche anno fa.
Un mio amico aveva questo amplificatore. Non lo usava e così glielo chiesi in prestito. Mi serviva un ampli perché mettemmo su un gruppo musicale col movimento studentesco (“La Commissione Artistica del Movimento Studentesco”) . Lo caricavo nella mia 500 piena zeppa di chitarre, ciarango, mandolino e la mia compagna.
Aveva un suono bellissimo, col suo eco a nastro. Suonavamo nel locali, nelle piazze, nelle università: canzoni di lotta, ballate popolari e quant'altro.
La nostra band era conosciuta anche per il fatto che aveva un formidabile reparto di cantanti: Massimo, Marcella, Patrizia, Franco, nonché un nostro fan che pretendeva sempre di suonare e cantare con noi: Tonino Cracrà. Avevamo cioè un bel suono, anche grazie al 666.
Una domenica stavo studiando fisica a casa di Eugenio Bennato (ma questa è un'altra storia). La mia fidanzata invece stava a casa mia con mia madre e col 666.
Arturo Morfino, che aveva un locale, il Playstudio, mi conosceva e sapeva del "mio" ampli. Ci aveva ospitato molte volte.
Telefona a casa mia e parla con Luciana: "C'è da me un cantante a cui si è rotto l'ampli. Me lo puoi prestare?" Luciana mi telefona e dico di si. Un taxi preleva lei ed il 666 e li porta al Playstudio. Il concerto di Franco Battiato può aver luogo. Li raggiungo sul finire e ascolto le lodi ed i ringraziamenti, ovviamente ricambiati.
Una settimana dopo Arturo mi richiama dato che due sciamannati romani non avevano un ampli. Ed io riporto di nuovo il 666. Cosi Francesco de Gregori e Antonello Venditti possono suonare. Credo che il 666 amplificasse il piano di Antonello.
Passati venti giorni Edoardo Bennato mi chiede se può suonare la sua chitarra col 666. E vai!
Il 666 ritorna da me, ma il mio amico, legittimo proprietario, lo reclama indietro.
Non posso non darglielo. Molto a malincuore.
Dopo un mese che non lo possiedo più, il mio amico subisce un furto in casa e rubano il 666, di cui non si hanno più notizie.
Spero, anzi credo, che le le note che ha aiutato a creare siano lì, congelate in qualche punto dell'universo.