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I nostri giudizi, le nostre azioni, come cioè striamo nel mondo, non possono non tener conto di come esso sia fatto e come interagisce con noi. Tali interazioni, ovviamente, sono mutue ed è inutile mettere in mezzo la storia dell'umanità. Detto questo, dal mio punto di vista, la situazione attuale è caratterizzata da un quadro in cui il capitalismo finanziario si è andato incastrando con un fenomeno in parte nuovo, quale la pandemia.. Essa ha scoperchiato ancora di più, anzi ha reso totalmente evidenti, la violenza, le storture, l'ingiustizia di tale modello economico, culturale e politico. Che sembra però avere ancora una forza straordinaria che lo fa uscire da questa pandemia ancora peggiore, anzichè portare le "masse popolari" ad un suo stravolgimento.
Eh, non c'è dubbio, sono forti questi capitalisti. Sono riusciti a utilizzare molte armi di tipo diverso per portare le sue vittime sulle sue posizioni, a trasformare le vittime in complici spesso involontari. Nell'ordine: un sistema di diffusione valoriale scientifico, fatto di stampa, televisione, istruzione, in cui il messaggio di come sia bello il sistema capitalistico è declinato sia in modo diretto che indiretto, facendo in modo, ad esempio, di depauperare la scuola di contenuti scientifici veri. Il pensiero critico è un pericolo, cosi come la storia e tale approccio è scientificamente applicato per dividere, selezionale e soggiogare. Non per niente al SUD i test INVALSI dimostrano, al di la della loro validità, come sia grande il divario con le scuole del Nord. Se voglio tenere un popolo soggiogato, gli dò tanta televisione e tanta pessima scuola. Ma non è solo questo. Basta aggiungere una robusta dose di mancanza di industrie ad alto valore aggiunto ed una rete clientelare in cui mediare i propri diritti costituzionali. Il gioco è fatto. Faccio litigare i sottoposti fra di loro, è più semplice ed efficiente, magari offrendogli pure delle arene gladiatorie digitali in cui esprimere la loro infelicità ed il loro rancore direi animalesco, non mediato da solidi retroterra culturali.
Non sto qui a ribadire la sconfitta storica che hanno avuto i partiti di sinistra, da tutti i punti di vista. Si sono arresi al pensiero dominante, cullando l'illusione che potesse essere cambiato dall'interno. La furbizia è stata poi ghettizzare i portatori di un'ideologia di sinistra, creando una casta di privilegiati liberi di pensare proprio perchè sostanzialmente protetti, tutelati e con un reddito garantito. Il popolo ci odia, ed in fondo, non facciamo niente per evitarlo, non sappiamo neanche più come si fa. Sono ignoranti, fottuti da mediaset o da facebook? Si arrangiano in mille mestieri esentasse? Fanno debiti per l'ultimo tipo di smartphone? Abbandonano la scuola vantandosi che la strada è la loro università? Tutte ricadute esiziali di questo quadro.
I social media hanno poi enfatizzato l'approccio umorale e non pensato ai problemi. Stanno li a garantire che ciascuno abbia diritto di parlare, purchè in modo immediato e quindi irrazionale. E' un'arena gladiatoria in cui prevale chi sa dire meglio le parolacce. Ogni tentativo di analisi seria viene o ignorata o attaccata da una schiera di flamers o falsi profili.
Il quadro è questo. E sta venendo fuori un pensiero che definirei ipocrita globale, alquanto raffinato, forse. Sappiamo tutti, o quasi, quale sia il ruolo di big farma, mostruosità capitalistica che ha reso merce la salute non solo umana, ma degli animali e dell'ecosistema. Sette miliardi di merce di scambio. La lotta, ad esempio, tra i vaccini è lotta tra superpotenze sia statali che del farmaco, e si inquadra nella lotta tra tutti i tipi di farmaco, anche quelli omeopatici/placebo. Ma la raffinatezza sta nel fatto che un'aspirina, un aulin, un viagra, una qualunque supposta sono ben tollerate ed accettate, anche i vaccini ai bambini, obbligatori per legge. Sono sempre le big farma a gestirle, ma la gente se ne fotte, lo sa ma fa finta di non saperlo. per l'aticovid no. Immense battaglie per ostacolarlo, negarlo, urlare contro chi vuole innocularti microchip e negarti la LIBERTA'.
Ecco che poi accade che viene reinventato il significato di questa parola. Per quanto detto prima, essa viene intesa come diritto sacrosanto di poter fare ciò che si vuole, anche solo potenzialmente e non come assunzione personale di diritti collettivi, non vivendo noi in un'isola deserta ma in una società complessa e strutturata, divisa in classi poi.
I neolibertari, li chiamo così, sono stati fottuti anche dall'abnorme quantità di messaggi contradittori, volutamente, sull'epidemia. Molti ci marciano ma molti ne sono frastornati, non avendo sufficienti strumenti culturali per districarsi in questo groviglio di insensatezze. La medicina non è una scienza esatta ed i medici non sono i portatori di questa scienza, ancorati come sono al sistema capitalistico della salute come merce. Parlo, ovviamente , della maggioranza, esistono pure i martiri. Volutamente si confonde contagio con la malattia, si confonde il ruolo del vaccino, il ruolo di chi non si vaccina. Ed il capitalismo sguazza in questo pantano, modellizzando nuovi scenari di controllo sociale, in cui tutti, ma proprio tutti sono perdenti. Io, da parte mia, le due dosi me le sono fatte, ho il green pass e ieri sera mi son preso un'aspirina, pensando a come striamo distruggendo Cuba. La lotta che è necessario intraprendere è contro lo sfruttamento capitalistico anche della salute, rendere libere le formule e pubblica la sanità, lottando anche contro la pandemia, che esiste. Possiamo litigare fino a domani chi l'abbia voluta, generata e gestita. ma purtroppo e sciaguratamente esiste. negarlo non solo non serve, ma fa il gioco di chi la usa.
 

 

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