Vecchi ricchi, giovani poveri, la polvere sotto al tappeto

Sto vivend28-09292b_polveresottotappeto-1.jpgo un periodo di grande disagio.Diminuisce la speranza, aumenta il rimpianto, ottimismo ai minimi storici. Il mio mettere le cose sotto al tappeto del tempo, col tempo ha riempito tutti gli spazi che ritenevo scioccamente infiniti. Lo spazio-tempo del tappeto è finito e limitato, e ciò che ho messo stra vomitando fuori. Ma non tal quale, perchè nel frattempo la roba ha fermentato, producendo percolato ed anche un fetore insopportabile. Ho confidato in persone, ho creduto in situazioni, ho commesso tanti errori, Speravo sempre di cavamela, di uno sviluppo positivo, di un qualcosa anche di indistinto che mi aiutasse o facesse i miei interessi. Invece quello che esce è in fondo quello che ho messo, con in più la putrescenza cresciuta col tempo.
Non trovo più differenza tra piccoli e grandi problemi, tra fatti quotidiani e accadimenti generali: tutto è frullato in un disagio che investe me, i miei amici e familiari e via via il mondo in cui vivo. Amici che ritenevo, usando l'ottimismo, persone frequentabili, che, nascondendo a me stesso le loro per me reali caratteristiche, si sono palesate per quello che sono. Il mio modo di vivere che mi ha portato sì cose belle ed interessanti ma che alla lunga si è ritorto contro di me. Ho confidato che coloro, che mi hanno offerto candidature politiche, potessero tener conto della mia disponibilità. Ho creduto che venisse fuori prima o poi un movimento, anzi un sommovimento di coscienze contro un mondo storto ed immotale. Niente: nascondevo a me stesso che erano in realtà scorie che nascondevo, nell'illusione sciocca che in tal modo il problema non esisteva. Il due eventi come la pandemia e la guerra hanno fatto scoppiare il tappeto, e forse questo è in fondo un fatto liberatorio. Non più ipocrisie, piccolo cabotaggio o tattiche. Tutto sta scoppiando nella crudezza della realtà che ci sovrasta: Amici cretini, sotterramenti delle ideologie, annullamento della storia, l'ignoranza vissuta come virtù, ed anche io che sto pagando giustamente i miei errori che speravo che mi fossero perdonati, illudendomi miseramente. Vivo nel mio fortino ma i nemici sono lì, e aspettano una altra mia mossa falsa. ma, tiè, cercherò di non farne o farne il meno possibile.Nel frattempo, le bombe cadono e tutti a piangere, ovviamente giustamente, per i bambini che piangono, ma pochi a chiedersi perchè si sia arrivati a questo, in un atteggiamento in cui il tempo sia, alla Barbour, un eterno presente. Si continua a nascondere sotto al tappeto, mentre Draghi delira.

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