La mia posizione

Outing.
Nessuno mi capisce, forse neanche io. E' molto comodo rifugiarsi in questa convinzione che ti protegge, o sembra proteggerti. E' in fondo la più comoda, la meno dispendiosa. Stabilisce un fortino attorno a me col quale mi difendo dal mondo ostile. Forse sarebbe meglio fare la pace con le proprie illusioni troppo spesso mascherate da profonde convinzioni. Invece no, io mi arrocco e cerco di delimitare il mio ecosistema di sopravvivenza. Del resto, arrivato ad una certa età, un semplice dato statistico dovrebbe condurti alla realtà dei fatti. Se quanto hai fatto, se hai creduto in certe cose, insomma se hai visto realizzata solo una parte trascurabile di ciò in cui hai creduto, ci sarà stato forse uno spero piccolo errore di fondo che ha modellato la tua esistenza?
Io cerco di vivere con leggerezza e disincanto. Vedo attorno a me il completo scollamento tra pensieri ed azioni, tra l'essere come percezione soggettiva e l'agire quotidiano. Il collasso di un pensiero collettivo omogeneo al mio sentire porta tutti a rimescolarsi, a trovare spazi di sopravvivenza oppure a chiudersi in una bolla isolata. L'aspetto positivo di ciò è che finalmente c'è il rimbalzo nella soggettività. Io ti scelgo e mi sento vicino a te non per l'appartenenza storica e politica ma perchè ti sento, ti avverto, vicino.
La mia accettazione di candidatura è proprio in questa direzione. Manfredi? Bassolino? Maresca?, Clemente? Sono accidenti casuali della storia, frutto di questo momento di caotico riassestamento il cui nessuno interpreta non dico la soluzione , ma l'analisi del reale. Io, tornando a quanto ho detto all'inizio, nel mio profondo vorrei essere l'imperatore della galassia, vorrei avere il potere di modificare il nostro pianeta per renderlo vivibile e sopravvivente. Ma niente. Mi dicono che dovrei occuparmi del mio quartiere e della mia città, non di Trantor. Quelli che me l'hanno proposto sono amici e tra questi ho anche qualche vero amico. Per questo ho scelto. Non mi sono lasciato coinvolgere in avariati ragionamenti ideologici e finanche politici. Questi li lascio fare agli altri, come esercizio di vacua retorica. Ps. mi fanno tenerezza i duri e puri, ne conosco a quintalate, che pur di rimanere, anzi convincersi, di esser tali, rimangono dell'idea che nessuno gli va dietro perchè gli altri sono in fondo , a seconda dei casi, disonesti, fessi, ignoranti, non al loro livello(quale?)

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