E' la tappa della cruz de fero, la croce di ferro. Si deve salire a 1500 metri. dato che i miei piedi mi fanno male, decido di spedire la "mucilla", lo zaino, alla fine del percorso, in un albergue a El Acebo. nebbia e molto fresco, quasi freddo. ma la fatica del salire ti fa sudare, senti caldo. Curva dopo curva si sale e si arriva alla croce, dove bisogna lasciare una pietra della propria città. Incontriamo molti ormai amici di percorso, in una strana atmosfera, piena di misticismo. Dopo la cruz, si scende e si incontra un posto di ristoro dove si può bere un caffè, un latte caldo, mangiare qualcosa, riposarsi, lasciando una regalia. Incontriamo di nuovo il nostro amico, parroco polacco di una chiesa toscana, che porta con se anche i paramenti per dir messa. E' una scheggia, troppo veloce per tutti. Arriviamo a El Acebo, piccolo paese a valle, dove dormiamo in una struttura molto confortevole.
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