2016Cammino01Preparazione04

Io e Claudio siamo stati compagni di liceo, poi abbiamo seguito strade diverse: lui medico, io fisico. Entrambi però sempre molto curiosi e desiderosi di nuove esperienze. Entrambi, come dicono gli anglosassoni "retired", in pensione. E la nostra frequentazione, il nostro discorrere, ci ha portato a parlare dell'ipotesi di fare l'esperienza del Cammino di Compostela, prenderci cioè una pausa, uno stacco dalla vita quotidiana. Lui ha esperienze di trekking, io nessuna: l'unica volta che ho fatto una camminata dignitosa è quando ho accompagnato un altro mio compagno di classe ,molto cattolico, a Pompei, poichè, forse, si sentiva miracolato dopo l'esame di maturità. Ma fare 30 km a piedi quando si hanno 18 anni è facile...

Ci siamo "preparati" camminando per Napoli, città obliqua, fatta di salite e discese, con tratti di asfalto, pavè, basolato, insomma una buona palestra. Alla domanda capitale, "ma quali sono le vostre motivazioni?", io non so rispondere. Dico solo che mi intrica molto l'idea di farmi una lunga passeggiata in un ambiente molto diverso dalla mia quotidianità, ma pur sempre un ambiente protetto e rodato da più di mille anni di storia, in cui incontrare altra gente in altro contesto. Ultima cosa: per fare il cammino degnamente è necessaria la credenziale del pellegrino, rilasciata anche in Italia da varie associazioni cattoliche. Noi abbiamo contattato il gruppo Campani sul cammino di Santiago. Essi ci hanno fornito della credenziale, nonchè dato tutte una serie di informazioni molto utili.

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